Grecia, otto anni circa, spiaggia (libera). La notte, poca luna, il cielo, immenso, non c'era posto tra una stella e l'altra e la via lattea, tantissima. Io guardavo. I grandi si stupivano, ricordo, dicevano Guarda che roba. Io invece dicevo E' normale, è lì da sempre.
L'ho dato per scontato, così tanto cielo dico, e le stelle. Era scontato. Era lì, lo avrei visto sempre, tutto quel cielo.
E invece no.
Respiro. Un campo, un albero, un canto d'uccelli. Alba, tramonto. Ascolto, osservo. Contemplo.