mercoledì 24 novembre 2010

Cioè, di cui, coloro

bzzbbzz

bbbzzz bhzhzz

"...perché io volevo dire che siccome, cioè: quelli che io ho sempre ritenuto che portassero avanti un discorso giusto, invece quelli lì, mi devo ricredere di quello che hanno detto anche se coloro non sono della mia parte, perché invece quelli che erano della nostra parte, cioè, avevano contrastato nei fatti, i fatti sono chiari, ci sono e io mi baso su quelli lì, e coloro i quali che invece alla fine le cose, sì, le cose, io quelli, coloro, per cui, in cui, di cui, insomma, quelli che erano dall'altra parte e le cose che loro le dovevano fare, avevano detto che le facevano, invece gli altri dicevano delle cose, io non ci credevo che le facessero, devo dire che alla fine mi devo ricredere purtoppo che quelli della mia parte, a parole sì, invece i fatti dicono che l'idea, cioè, nonostante fossero dall'altra parte, mi devo ricredere e quelli che, coloro che dicevano la mia idea era la stessa. E allora, alla fine, cosa voglio dire?"

Ah nanìn, se non lo sai te.

Questo è un estratto da un discorso riportato a memoria dalla sottoscritta (ma vi giuro potrei quasi dire "testuale"), sentito fare alla radio da un politico in merito alla disastrosa situazione del suo paese. Non dirò il politico perché non lo so, e nemmeno il paese. Amen.

Pori i me schei, a disea me mama.

4 commenti:

  1. c'è da dire che quando uno è chiaro è chiaro...appoggio il detto di tua madre..

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  2. Eh insomma, direi che è un discorso inattaccabile!

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  3. io ti adoro. Vai a passo con la mia vita. quasi. io ti adoro.

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  4. Credo che sia uno dei commenti più belli di sempre, anonimo, m'hai fatto commuovere, oh.

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