Poi succede che sono al banco della carne e si avvicina una ragazza carina, ha il berretto grigio calato sugli occhi grandi e ha vissuto almeno dieci anni meno di me, io li vedo, sono tutti e dieci lì tra me e lei, anche se sono tutti i miei.
Guardiamo entrambe dentro al grande frigo. Solo che ci guardiamo dentro con occhi e pensieri diversi. Ancora non so i suoi ma i miei, mentre passo lo sguardo tra i pacchi di carne, sono più o meno: che palle, faccio da mangiare sempre le stesse cose non ho fantasia sono di una monotonia mortale.
Signora posso chiederle una cosa? Certo, dimmi.
E allora c'è lei che mi dà del lei e mi chiama signora, e soprattutto ci sono io che le do del tu.
Queste vanno bene per fare le fettine impanate? Perché io non son capace di fare da mangiare, sono appena andata a convivere, non sono capace, come si fanno? Mi scusi se glielo chiedo, è che non so proprio come si fa.
Posso baciarti?
Io la guardavo e poi ci guardavo da fuori, lei che mi dava del lei e io che le davo del tu; io, che quando era stato il mio momento tutto avrei voluto tranne che fare da mangiare, lui che aveva detto che gli piaceva e lo avrebbe fatto lui sempre e poi come è finita che invece preparavo sempre io, non lo so proprio, e insomma ho dovuto imparare a impanare la fettina, e così eravamo lì, io e lei e il suo berretto di lana grigio sugli occhi, e lei che mi dava del lei e io che le davo del tu e la volevo abbracciare, come una zia, la volevo abbracciare.
Insomma, le dico io, è facile, fai così e così, anche un po' di limone, vedrai, non è difficile.
Grazie, mi dice, grazie davvero.
E poi pensavo che ho quasi quarant'anni, ci pensavo anche prima di arrivare al supermercato mentre guidavo, è una settimana che ci penso, a come cambiano le cose, pensavo ad altro, non poprio alle fettine ma alla fine è la stessa cosa, fai le stesse fettine per dieci anni e intanto dentro ti cambia tutto.
Pensavo che è strano, il tu, il lei, la fettina e la signora che poi
sarei io. Però un po' è anche bello.
Cambiare, dicevo.
In fundis
3 ore fa
Grazie Signora Zazie!
RispondiEliminaGuardi che Lei è ben giuovine!! :-)
Farò così anch'io, lo chiamerò cambiare.
Si sa mai che l'invecchiare mi diventi un po' più bello.
come dice la Chiara su FF: io non mi capacito di come possano chiamarti signora, dandoti del lei, a te... che solo a vederti pari una ragazzina :-)
RispondiElimina(bello, bello)
deve essere la sicumera davanti al banco della carne, quel non verbale che tradisce tutta la mia età :D
RispondiEliminaPosso dire una cosa?
RispondiEliminaSe trovassi una Lia che mi spiega come si fanno le fettine io le darei un bel bacio prendendo a testimonio tutte le bistecchine le salsicce e le costolette del banco macelleria!
(l'ho detta :D :* )
Syrys85
a me danno un pò del Lei e un pò del Tu... il segreto è confenderli: avere la testa di una 16enne e il fisico di una 57enne!
RispondiEliminasi ,il cambiamento è un'opzione auspicabile..
Io non so faccio fatica a dire che bello. Sarà che sono ancora alla ricerca di una strada e il tempo sfugge
RispondiEliminaMa va là! Ma davvero? Perdonate la superficialità, ma io te ne davo ben di meno! E comunque no, come cazzo si fa a darti del lei?! Ne dimostri 16 sì!
RispondiEliminaVa be', va be'.
Resta che tutto quello che scrivi mi strapiace.
A tal proposito - lo so. ;)
Tantetroppecose come sempre sovrapporsi!
Argh.
Ma ci tengo, u know. :)
okok, ne dimostro meno, ma solo perché la metà degli anni li ho dirmiti! Comunque dentro ci sono tutti e vi garantisco che è bello sentirseli :)
RispondiEliminaallora, vi darò una notizia... fino a 49 si sta alla grande... dopo non so. se c'è qualcuno che sa, aggiorni.
RispondiEliminabaci
bella storia impanata e fritta
ho un mio disegno per quel momento: sto preparando la forma del divano come fanno i gatti prima d'accomodarsi :D
RispondiEliminaIo vi abbraccerei tutte e due.
RispondiEliminaMolto bello :)
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