domenica 3 febbraio 2019

Asilo

Oggi ascoltavo uno molto bravo di cui ho molta stima che parlava del ruolo degli insegnanti e poi ad un certo punto ha detto: "[...] ma tutti tutti, dalla primaria in su, fino all'università [...]". 
Tutti tutti. 
E noi, Asilo e Infanzia? Cosa siamo? E qui casca l'asino: siamo pseudo-mamme, per i più. Donne. I maschi non sono nemmeno contemplati (chiedo scusa da parte di queste persone a tutti i miei colleghi maschi). Questa percezione dipende forse dal fatto che non c'è l'obbligo scolastico? No. E' semplice ignoranza: la scuola dei piccoli è badaggio e può essere fatta da chiunque, è il luogo dove si mettono i bambini perché i genitori devono lavorare, dove si fanno i giochini, si sta con gli amichetti, si mangia, si fa la cacca. Quindi non servono insegnanti, anche se queste pseudo-mamme/mammi (che parola terribile, ho i brividi) che stanno con i piccoli sono persone laureate per legge e si formano continuamente perché sanno bene che per quanto credano di saperne, non basta mai.
Che peccato.
Poi mi sono anche ricordata che, fateci caso, se si vuole sminuire qualcuno gli si dice che deve tornare all'asilo (a fare i giochini, imparare a mangiare senza sbrodolare, fare la cacca nel water).
Che peccato.
Alcune mie colleghe si arrabbiano moltissimo se invece di Scuola dell'infanzia, alcuni dicono Asilo (che prende la fascia dai 6 mesi ai 3 anni!), o Esilo (e di solito ridiamo molto), o Scuola materna (che orrore! è il suo vecchio nome! come osano!). 
Io non mi offendo, e sapete perché? Perché trovo che Asilo sia una parola bellissima e, quindi, per evitare queste scivolate anche da parte dei grandi pensatori invitati a parlare ovunque, propongo una nuova dicitura delle scuole, così tagliamo la testa al toro:

Asilo dei piccolissimi (fino a 3)
Asilo dei piccoli (3 - 6)
Asilo primario (6 -10)
Asilo medio (11-14) 
Asilo secondario II(14 -19)
Asilo universitario (dai 19 in poi)

E vorrei che fossimo considerati tutti insegnanti, visto che lo siamo.
(Maestri lo sono in pochi, ma questo è un altro discorso).
Fine.


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