lunedì 9 agosto 2010

Fatti non foste

Come molti saprannno la Settimana Enigmistica, quella lì che si vanta sempre dei milioni e milioni di tentativi di imitazione, esce di sabato. Accade quindi che il venerdì (che te sei in vacanza in spiaggia sotto l'ombrellone dal lunedì) hai già fatto tutto il fattibile: hai fatto le parole crociate difficili con la matita e la gomma, quelle facili anche con la puzzettina sotto al naso, hai fatto unire i puntini dal tuo figlio piccolo, hai fatto non senza moccolo il numero 86127 (chi l'ha provato, lo sa), quello destinato ai solutori più che abili, aprirei una parentesi: quello destinato ai solutori via di testa, e chiudo la parentesi. Ti sei sciroccato tutte le barzellette, anche quelle scritte, le linotipie a chiave, i bifrontali e le metamorfosi, hai aguzzato la vista e hai risolto tutti i casi polizieschi e i Quesiti con la Susi o chi per lei (a pag.46, ovviamente). Allora succede che ti metti a leggere tutto quel che resta da leggere, tutto tutto tutto, ed è tanta roba, uno non direbbe mai. Se finisco in un isola deserta voglio una Settimana, si sappia. Ed è così che, quel venerdì sotto l'ombrellone, sfoglia sfoglia mi capita di inciampare nella pagina STRANO, MA VERO! dove l'occhio mi cade su una piccolissima foto, anzi tre, e sulla sua sottostante spiegazione.

Valletta, presto! Faccia vedere il lucido. (Tradotto: cliccare su foto per vedere meglio. Qui le signorine non ce le possiamo permettere).



Ebbene: cosa vedono i miei occhi? Numero 27304, un matrimonio canino da Harrods. Ma che bella immagine! Penso fra me e me urlando e facendo voltare tutti.

(guardando attentamente la foto 1, ho notatola presenza del fotografo steso a terra mentre cerca il profilo migliore degli sposi. Altro pensierino tra me e me facendo voltare tutti)

Cari Muffin e Timmy, che dirVi?

Che d'ora innanzi riposerete le Vostre regali membra nelle Vostre stanze e nei Vostri lettini (stasera da me, domani da te, no dai, vieni anche domani tu da me, ih ih, ah ah, ok, dai ok, da me no da te ah ah. eccetera.)



dove Vi auguro di concepire tanti figlioletti.

Che la mattina il maggiordomo Vi porterà la colazione che degusterete a letto, se è Vostra abitudine.



Che, quando andrete in gita nella casa di campagna, potrete riposare nel Vostro lettuccio in old style.



Che vestirete alla moda in ogni occasione



senza farvi mancare i momenti di festa.



e per tenersi in forma, signora Muffin, potrà sempre andare a fare un po' di jogging mentre lui chiacchiererà al circolo del Polo con gli amici


per poi tornare a riposare nella chaise longue a vostra disposizione, ritirandoVi nei Vostri salotti per la Vostra intimità canina.



E vogliamo torglierci il gusto di fare shopping ogni tanto?

( Lo so che tu ora, lettore, stai urlando No No pietà basta No pietà. Fatti forza e arriva fino in fondo)

Oh no! Certo che no! E allora, via! Tesorucci, tornerete di nuovo qui, nel luogo che ha consacrato il vostro Grande Amore, Muffin e Tommy, a scegliere qualche nuovo capo d'abbigliamento per qualche party di zona!
Alè!



(Vuoi, poi, non concederti una pausa biscottino al bar interno? Suvvia, siamo seri.)



Davvero, carissimi Muffin e Tommy, non so come esprimere quello che provo per voi e quello che provo per questo Vostro giorno di felicità. Io sono una persona dotata di grande empatia. L'altro giorno per esempio, vi racconto, ero per motivi x in una sala d'attesa di ostetricia e c'era di fianco a me una signora in procinto di partorire il suo primo figlioletto. Debbo dirvi che tale era la mia empatia nei confronti del suo dolore (una doglia ogni 2 minuti) che mi sentivo anch'io le fitte in tutto il corpo, come lei. Abbiamo iniziato a chiacchierare, io le mettevo le mani dietro la schiena quando arrivava la fitta, lei mi diceva grazie, poi ci guardavamo e sorridevamo. Ad un certo punto mi è venuto da chiederle: "Vero che in questo momento lei odia suo marito?" Voi penserete, ma che cazzo di domanda fai? Eppure io so benissimo che si arriva anche a odiare il marito, in quei momenti lì, marito che per capirci era appena andato a prendersi un panino al bar, e prima di andare l'aveva guardata e le aveva chiesto: "Vuoi una grappetta?". E lei, infatti, dimostrazione che non mento quando dico che sono empatica, mi ha detto che sì, quella era esattamente l'emozione che provava in quel momento.

Bene, cara Muffin e caro Tommy, cari sposini di Harrods insomma, io Vi auguro con tutto il mio cuore e tutta la mia capacità empatica che nella meravigliosa vita che Vi aspetta assieme, Voi possiate, almeno un giorno, viver come cani.

P.S.
Le foto sono state scattate in gennaio. Chiedo perdono se la roba non è di stagione. I lettori comprenderanno.
Chi è arrivato fin qui vince uno snack canino. E una grappetta. Chiedere di Laika.

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