mercoledì 5 settembre 2012

il condominio

Bonciorno a tutti, cari condòmini, care condòmine,

siame qvi riunite per una motivazione mott'urgenti, per une cosa indecenti che sta capitandi annostr condominie, una cosa che ci togli le notte e li ciorni, i respiri e la tranquillitate tutte.
E qvesta cose di cui ora vi parle, per conto della ministratio, lo sapete megli di me, qvesta cose terribbilissime che ci va capitante da mesi, qvesta cose che non ho capacitazione di come sie succedute... forse che è sempre statte così ma ora solamente ci accorgiamo? Forse che prime eravamo di pensiero che non era così crave e tappavamo naso e orecchi? Forse che intimamente adesso abbiamo perduto la pazienza? E' colma la misura? Sarà, ma ora abbisognamo urcentemente di risoluzzione. Eppure io, nella solituta della mia stanz, nei notti che zono statte sveglio, sempra a cause di qvesta problemazione, non mi sono capacitato di trovare soluzziona alcuna, nonostante la spremitura di meningie.

Ora:
Qveste problemme cravissime sapete che essere dovuto a: le troppe cicale di ciorne e i tropperrimi crilli di notti, appostatisis in ogni loco di condominio et non solo nello albero come di consuetude, che assediano con le loro rumore continuo et fastidiosissimo ogni ancolo di condominio, ogni orecchie di condòmino et condòmina, grante et piccole, in ogni momento, e anco giù per la via, e non permettici di fare al-cun-ché et produce mali di testa et umore malevolo alli signori condòmini et alle signore condòmine, che per esso stesso motivo di nervoso si vanno litigando da mesi tra di loro, li mariti con le mogliere, li bambini co' li bambini, li grandi co' li bambini, e li bambini picchieno li cani e tireno le code alli gatti.

La cicaleccia e la grillìa continua dell'insette maledette non produce che fastidie, non è affatto, cari condòmini, un canto, anzi, è una cose che non si puote ascoltare, io diche che qveste insette maledette deveno ezzere malate de cvalcheduna malattia graverrima et sconosciuta, non arrecano cuella sollevazzione dell'anima che danno solitamente le insette estive nelli prati, ma anzi! qveste insette malate producheno solo chiacchiericcie stridulantes, inzenzate, continue et inutilissime! I-NU-TI-LI-ZZI-ME.

Io, nelle solitude delle mia stanze, avrebbi anch pensatto di sterminare tutt-tti, tutt-tti le insette causa di cicale-cci-o terrifica-nt-e et i-nu-til-e, e che, Primo: tutt' noi ce ne andamme da qvi per un tempo ics e che, secumdariamente, bombardiammo con un veleno le insette maledette tutte (scussate la violenza) e poi facciamme ritorne allo nostro condominio. E dopodiché, terziariamente, ci mettiamo famillia di insette non malati ma sani che alliete le nostre ciorni e le nostri notti con canti belli et delicati, cosa che sarebba utile per cuori et menti et sollazzo per lo animo, anche delli cani et delli gatti che trarrebbero, sanza dubitazione alcuna, non poco sollievo.

Ma poi ha pensate io che forze anche ze zembre che è una buona idea a un prime acchitto, forze non è con violenze et barbarie che si pote risolvere problema di infestazzione insette maledetti cicalanti inutilizzimi in condominio nostre.

Sono qvindi ora qvivi di fronti a voi con cuore in mano a chiederv de trovare una soluzziona per qvesto terrificante problemazione che ce affligge tutte cuanti.
Altrimente io procedo con veleno oppure io chiame qvesto condominio Manicomio.

Dite.




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