domenica 23 ottobre 2022

vorrei una coda

Come dicevo ieri, la mia cucina è abitata da un numero di mosche umanamente non sostenibile e mentre son qua che leggo il mio libro comprato venerdì, che aspetto di poterlo leggere in pace da venerdì, lo vedo là che mi aspetta, ci aspettiamo, è un desiderio reciproco che cresce, finalmente possiamo farlo, mi siedo sulla poltrona nella mia cucina e lo prendo e lo apro,  e quelle schifose volanti nere iniziano ad appoggiarsi su di me, fastidiose come solo le mosche sanno essere, ovunque, io le scaccio con il gesto, ma loro tornano, vorrei una coda, mi servirebbe adesso, invece dai con il gesto, uso anche il libro, e dai una, e dai due, e dai anche tre quattro addosso contemporaneamente. Devo rileggere le righe lette perché mi spezzano il ritmo, non so se si coglie il nervoso. Ad un certo punto decido che è l'ora della strage, E' l'ora della strage, dico, e prendo uno straccio giallo, perché l'ammazza mosche rosso è sparito,  e inizio a uccidere mosche con una furia assassina, contando le vittime una a una, così, e una, e due, e treeee e quattro, e cinque, e poi qualcuna la finisco con il piede. Provo una tale soddisfazione che ci sarebbe da vergognarsi, a provare soddisfazione a uccidere. Ma non mi vergogno. E' lo stesso con le zanzare, non mi vergogno, la vergogna è coperta dalla soddisfazione. E seiiiii. Ho finito. Posso tornare a leggere.

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