giovedì 24 dicembre 2009

Buono Natale

Gianni ha trentasette anni, fa il maestro elementare. Anzi, faceva. Adesso è precario e quest'anno non ha avuto che qualche supplenza. Càpita.
E' sposato con Marta. Marta è in cassa integrazione. Càpita.
Gianno e Marta hanno due figli. Càpitano.
Gianni e Marta hanno l'albero di Natale, hanno fatto i cappelletti.
Gianni e Marta, nonostante il mutuo, le tasse del nido del piccolo, il gas, l'enel, il bollo dell'auto, l'assicurazione eccetera eccetera, sono felici. Chissenefrega, pensano. Ci siamo noi, chiusa la porta siamo tra noi quattro, e le risate non mancano mai.

Gianni legge il giornale di ieri. Marta sparecchia.
- Ma porca di quella troia.
- Gianni... ci sono i bambini di là!
- Ma che cazzo, scusa, adesso se ne esce con il buono vacanze, 'sta stronza!
- Ma chi?
- La Brambilla dei miei coglioni. mA SI PUO' ESSERE PIU' MERDE?
- sssshh, non urlare. Ma perché urli?
- No, non urlo. E' il caps lock a tradimento. Guarda qua piuttosto.
- Ahahaha, che merda. Sai cosa mi fa venire in mente sta porcata? Hai presente il film, credo fosse Il nome della rosa, quando il popolo ridotto alla fame va a prendere gli avanzi del pranzo e della cena del signorotto giù dalla collina, sotto al castello?
- Che merda.
- Che merda.
Scuotono la testa.
- Sai, alla fine forse la gente è anche contenta. Non lo so, non mi stupisco più di niente ormai. Questi lo fanno per propaganda e per tenere basso il conflitto sociale, per non parlare dell'indotto, e lo dicono anche fuori dai denti, tra l'altro. E la gente becca.
- ...
- Ma mettiamo che io voglia prendere 'sto buono del cazzo.
Dall'altra stanza si sente una vocina:
- Babbo, non si dice cazzo.
- Scusa tesoro, hai ragione.
Allora, metti che io vada in vacanza con il loro buono. Sarò costretto, suppongo, ad andare nei posti che mi dicono loro, giusto? Ovvio. Chissà di chi saranno, questi luoghi convenzionati. Ma poi, mi chiedo, saranno tutti per poveracci o a noi ci mettono il braccialetto di riconoscimento? Magari avremo una zona a parte, ci sarà un cartello:

fa un gesto ampio con il braccio ad indicare il cartello

- "Zona riservata ai poveracci ad opera del Ministro del Turismo del Governo che pensa prima di tutto alla persona". mAVAFFANCULO VA'.
e sempre dall'altra stanza...
- Babbo, non si dice vaffanculo.
- Hai ragione, scusa.
Marta lo guarda ridendo sotto i baffi...
- E non urlare.
- Non urlo, è sempre...
- Sì sì, il caps lock a tradimento.
- ...
- ...
- Guarda, Marta, la cosa più triste sai qual è?
- Eh.
- Te lo dico io qual è: la gente, quelli come te e me, loro credono magari che sia una buona idea. E' questo che mi fa girare i maroni. Ma porca puttana.
- Babbo, non si dice porca puttana.
- Hai ragione, scusa. Questi, basta che gli dai la soap opera. Beautifull. Adesso al premier gli è arrivato in faccia un duomo. Il nostro protagonista ha un'altra avventura da raccontare, altri particolari, capito? Mmhh, che bella storia, piena di colpi di scena. E giù la letterina al Papa, il perdono a quel pazzo, quello lì, quel deficiente. Guarda, ci mancava solo un cretino, a noi, adesso. E via ad un'altra puntata di beautifull, e a noi un'altra legislatura.

Marta si siede. Sorride. Scuote la testa.
- Gianni, sai cosa mi è venuto in mente l'altro giorno, a proposito?
- Cosa?
- Che tra un po' chiameranno le elezioni, magari metti che la tensione sul lodo Alfano o sui vari spatuzza aumenta...
- e allora?
- e allora gli sceneggiatori di 'sto romanzo criminale ne hanno in mente un'altra, vedrai che calano l'asso.
- cioè?
- Adesso, dopo che al nostro personaggio alla Eric Forrester è arrivato un duomo in faccia, dato lo shock del non essere forse amato proprio da tutti tutti, nasce nel suo cuore un grande ripensamento, la notte dell'Innominato, tipo. E per copione, si redime. Prima mossa: perdona Tartaglia, o come si chiama. Seconda mossa: Santo Padre. Terza mossa, e qui si vede il genio di chi scrive le puntate...
- dai cazzo, mi sto già inquietando, ché quando fai così mi metti un po' paura.
- Babbo, non si dice cazzo
- Hai ragione, scusa.

- Senti Marta, per me quei due di là me lo dicono perché così hanno il bonus parolaccia. Chiudi la porta va'.
Marta chiude la porta.
- Comunque, dicevo, adesso, se si sarà in vista di elezioni, arriverà la Lady D de noaltri.
- Ehhhh?
- Ma certo. Ascolta il capolavoro: dopo la notte dell'Illuminato (che tra l'altro è Natale, pensaci), c'è la redenzione. Basta porcaio, basta ciarpame senza pudore. Arriva il grande amore, i veri valori, il nido che riscalda... Una bella quarantaduenne, magari, chessò, una che ha sempre lavorato nel sociale, facendo del bene, una che ai soldi non ci pensa... una del popolo... et voilà! La storia continua, il popolo può avere il suo romanzo! Colpo di scena! I migliori santi, si sa, sono quelli che sono passati attraverso tanti errori, una vita dissoluta, una vita confusa...
- Oh mio Dio, dai, così è troppo sporca.
- Ah, beh, perché, fino ad ora, siccome...
- Mh, hai ragione.
- E sai tutto lo spettacolo che ne consegue, tutto il flashback sulla vita di lei, le foto della loro segretissima storia d'amore (segreta perchè lui la vuole proteggere, ah l'amour). Già mi vedo tutto, e poi il matrimonio. E il popolo lo vota. Fine.
- Merda.
- ...
- ...
- Se succede davvero, sai cosa penso?
- Cosa?
- Che ho un po' paura a dormirti di fianco, francamente.
- Ahahahaha.
- Va beh, andiamo va'. Andiamo a sbattutare un po' su Spinoza. Alla fine, pensare sì, sempre, ma meglio riderci anche un po' su. Altrimenti poi il sangue mi va tutto in aceto. A pensarci, guarda, mi darebbe gusto però. Visto che ce lo bevono, il sangue, che si becchino del gran aceto.

- Tesoro...
- Eh?
- Domani è Natale.
- Già.
- Speriamo che le renne non trovino traffico.
- Già.

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