lunedì 19 aprile 2010

Come fili

Siamo come fili
noi,
che si intrecciano.

Siamo come fili
che tessono questa storia,
pezzi di sé,
pezzi di altri.

Siamo come fili
che si toccano.
Cuciono trame di vita,
di vite.

Siamo come fili
di tanti colori
dentro aghi
che corrono
e trafiggono per unire,
e stringere quel desiderio
e incrociare
e giocare
e restare
e spezzare
e dolore.

Dammi il senso di un racconto,
l'ago per cucire
il saliscendi per capire
il ritmo di questo vivere
incastrati.

Incrociami
annodami
stringimi.

Strappami.

Scioglimi
e lasciami andare,
adesso.

E siamo come fili scuciti
senza più trama
senza dolore
senza più desiderio.

E siamo come fili sgualciti
noi,
che aspettano
un altro racconto
il prossimo incrontro
il prossimo abbraccio.

6 commenti:

  1. fili intrecciati che han creato, poi sciolti, sgualciti aspettano...ma una parte di ciò che han creato rimane...succede sempre che il filo debba essere tagliato,in quella parte,non può essere recuperato.
    Grazie, sei unica!Un abbraccio forte

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  2. un'altra senza faccette..!
    ma dai, come faccio a collegarmi mettendo la mia?

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  3. Grazie UMC e grazie Daniela.
    @ a Gioia: faccette? cioe, come si fa? Che devo fare? Spiega dai (bel blog, il tuo :) !)

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  4. stavomeglioquandostavopeggio22 aprile 2010 alle ore 18:43

    ma come fai ad avere questi bei pensieri poetici (metricamente perfetti oserei) vivendo con quello là?
    ti stimo sorella

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  5. "metricamente perfetti": è perché sono già sposata, guarda... (con quello lì, sì). Ma ti bacio lo stesso tanto, sorella ;)

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