venerdì 10 novembre 2017

di improbabili nostalgie

E non è per il vapore caldo sulla faccia, e nemmeno per la cannuccia su per il  naso. Non è nemmeno perché poi sto meglio o per il pacchetto di patatine-premio che prendo dopo, alle terme. E neanche per le chiacchierate con i bambini o gli anziani. No, la dipendenza la sto maturando perché andare dall'altra parte della città, in questo autunno colorato e caldo, in auto, e tornare via mare, lontana dal traffico, scorrendo la fila di hotel nuovi luccicanti da una parte e l'unica luce di negozietti ancora aperti dall'altra, nel buio di una riviera silente ormai fuori stagione, ecco, questa cosa qui, questo tempo silenzioso tutto mio, questa deviazione dal solito, questo rito lungo che sembra non finire mai, mi mancherà. 

Siamo a meno 3.

(Ma il fischio è ancora lì)

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