Eravamo a Venezia ma non ne racconto niente perché troppa roba e tutta quella roba, Venezia compresa, ha bisogno di tempo, dentro un solo cervello, per tradursi in roba da dirne.
Invece una cosa che posso dire è che al negozio, a Venezia, fuori l'Arsenale, ho visto un libro di Isgrò e in questo libro c'era la foto di una sua opera, note musicali sparse su una pagina bianca e mi è venuto in mente un ricordo di quando ero in prima elementare che secondo me è degno di nota, e il ricordo è questo: la maestra fa un dettato e quando finisco le porto il dettato alla cattedra e lei dice Tutto giusto un po' arrabbiata e dice che non ho messo nessun puntino sopra le i, Vai subito a riempire la pagina di puntini, mi dice.
Io sono tornata al banco e senza nemmeno sedermi ho pesato Che problema c'è? ho preso l'ultima pagina del quaderno, la penna e l'ho riempita di puntini, random. Mi sono anche chiesta se sarebbero bastati e ne ho aggiunti un altro pochettino, di puntini.
Poi sono tornata da lei e le ho fato vedere la pagina. Lei mi ha detto Cos'è? e io le ho detto E' la pagina di puntini e lei prima si è arrabbiata, e io non ho capito perché, e poi mi ha detto che dovevo farli sulle i, i puntini, e poi si è messa a ridere e mi ha detto Va bene dai, vai; però era un po' scocciata.
Col senno di poi, due riflessioni, la prima: poveretta la maestra, quante ne avrà dovute vedere. La seconda, poveretta me, che artista inconsapevole e incompresa.
Ah, non so cosa sia l'arte ma secondo me non lo sa nessuno.
Esatto!Finalmente mettiamo un punto.
RispondiEliminam.