mercoledì 23 settembre 2009

Tic Tac

Penso alla voce degli orologi. Gli orologi non fanno tic tac. Nessun orologio ha mai fatto semplicemente tic tac.
La sveglia di mia nonna, quella rossa e grande, quella che aveva sopra una specie di roba tipo cappello che se lo toccavi inziava a saltellare a destra e sinistra che pareva una testa un po' matta, quella sveglia faceva sciaffff sciaffff e ogni secondo durava un mezzo tempo eterno, e io, dalla nonna, mi addormentavo nel letto che avrà avuto sette materassi per quanto era alto e morbido, cullata e felice.

Poi c'era la sveglia di quando ero ragazzina che non aveva i secondi perchè per lei il tempo era un tutt'uno continuo, una roba tipo tititititititi. Schifezza. L'ho barattata con una vecchia sveglia che andava a carica e se mi dimenticavo di caricarla quando andavo a dormire, la mattina non suonava. Ma tanto mi svegliava la gatta che mi faceva gli agguati ai piedi, puntuale alle ore sette. E poi io ero felice che non suonasse, quella sveglia, ché ogni volta facevo un infarto per colpa del suo trillo isterico. Ma anche se era isterica quando suonava (neanche ci fosse dovuta andare lei, a scuola), nel battere i secondi aveva proprio una bella voce e io l'adoravo. Durante la notte, o mentre facevo i compiti, nel silenzio, lei faceva il suo spat...spat...spat...spat. Siamo state insieme per anni.
Poi c'era l'olologio da polso delle medie che, in modo secco e preciso, segnava il tempo con il suo sciss-sciss-sciss. Nei momenti di massima noia me lo portavo alle orecchie e lo ascoltavo.
Poi, un giorno, non ci ho più fatto caso, alla voce degli orologi.

Questa sera ero sola a cena e per caso ho sentito la voce dell'orologio a muro della mia cucina. E' un orologio grande, bianco, con il bordo e i numeri scritti in nero, e sembra un vecchio orologio della stazione centrale delle fs. Lui batte i secondi in modo regolare e preciso, ma io lo so che è un po' annoiato. Stump Stump Stump Stump. Non sbaglia un colpo, il vecchio. C'è che bisogna essere molto silenziosi per sentirlo, e la mia cucina non è silenziosa mai.

E poi, sempre questa sera, mentre mi pettinavo, ho portato la mano sinistra verso l'orecchio. Ho cercato di sentire la voce del mio orologio da polso. Niente. Ho controllato se lo avevo addosso. Sì, c'era. Solo che il mio orologio da polso è muto.
E allora ho pensato che non va bene che gli orologi moderni da polso siano muti.

6 commenti:

  1. Uh, io ne ero ossessionato. E' che quando comincio a seguirne uno non mi schiodo piu'.
    Ne dicono di cose, gli orologi.

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  2. Già! :)
    (E' perchè c'è chi, con gli orologi, ha un rapporto tutto particolare. Io, ad esempio, ieri sera ho pubblicato alle 22 e 33)

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  3. A me, gli orologi, sotto sotto fanno paura. Non so se poco più o poco meno dei cavalli.

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  4. Sì, l'orologio di una cucina di solito non ce la può fare...
    Il mio da polso, fa rumore. Poco, eh, però lo fa, per fortuna.

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  5. Mio nonno era uno psicopatico degli orologi, aveva una pendola da sei quintali che oltre a un toc toc furiondo batteva l'ora con uno SSdeng da resciuscitare i morti, un orologio a treppiede con delicato tric tric e putti danzanti in un tripudio di laccatura rossa e oro con zampe grifagne, un orologio da cucina sempre a pendola in ottone massiccio (apparentemente timido) un orologio in legno del Suo nonno, a forma di mattone, con un rumoricchio da gnomi al lavoro che era uno spettacolo..ah e il vecchio orologio del cucinotto esterno ingiallito a forza di respirare vapori di conserva.
    La sveglia elettronica degli anni 70 e la radio-sveglia sintonizzata su radiorai (le uniche autoalimentate).
    In più un numero veramente esagerato di orologi da polso e cipollotti da tasca....
    ognuno con la sua voce distinta, il suo respiro unico.
    Lui è da un pò di anni che non c'è più ma la nonna continua imperterrita a fare la ronda tutti i giorni e a caricarli scatenando un rumore da voliera allo scoccare dell'ora e della mezzora.Un vero e proprio pandemonio.
    Beh...più di ogni altra cosa al mondo per me quello è rumore di "Casa".

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  6. Il rumore di casa. Che bello, il rumore di casa.

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