sabato 20 marzo 2010

Alba



E' l'alba, sulla città, che fa finta di scaldare questa stanza vuota.
Qualcuno te lo chiede mai, il tuo nome, mentre
mentre
mentre
e sei ancora lì, dentro la macchina verde, sfasciata come la tua vita.
E una bocca rossa oltre il suo confine. Rossa come la tua vita.
Rossa. Rosso. Rosso .
Rosso tutto.

Aspetti.
Guardi giù, dentro la macchina verde sfasciata come la tua vita.
Ma un giorno, un giorno arriverà qualcuno.
Mi chiederà come mi chiamo.
Oh sì, me lo chiederà, quel giorno.
Solo che io, adesso, non lo so come mi chiamo.
Non lo so più, io, come mi chiamo.

Alba.

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