martedì 2 febbraio 2016

Il bruciorino

Un giorno di qualche tempo fa, a scuola, in giardino, mentre ci godevamo il sole di gennaio e il cielo blu, si chiacchierava, si diceva che il meteo prevede una settimana ancora più soleggiata e calda. Il commento è stato semplice e immediato: speriamo che non ce la faccia pagare questa estate.
L'ho sentito dire così tante volte che mi è sembrata una previsione piuttosto logica. Eppure oggi qualcosa mi ha infastidito, quando senti un bruciorino e non sai perché.

E poi niente, questa sera mentre toglievo la spesa dalle scatole ripensavo a quella frase e mi è venuto in mente che da piccola la mia mente funzionava più o meno così: a seguito di una cosa bellissima che mi succedeva, sapevo (ripeto: sapevo) che me ne sarebbe successa una brutta. Mi sono sempre data questa spiegazione: deve essere perché il cosmo pareggia il conto, come una specie di omeostasi universale. Non me la spiegavo con queste parole, per la verità non me la spiegavo affatto, mi limitavo a prenderne atto.
Ma non solo, oltre a pensare che ci deve per forza essere un nesso causale, mi devo essere spinta oltre pensando di poterlo controllare: mi basterà  limitare il godimento.
Limpido.

Peccato che così non vada proprio bene bene. Sempre quel bruciorino, saranno i quarant'anni, inizi a voler riprogrammare le tue varie cazzate mentali. E il bello è che scopri che non è così difficile.

E insomma, sempre mentre spostavo roba dalle scatole ai pensili in cucina, proprio come uno più uno fa due, mi è tornata in mente una frase saggissima, una cosa che il mio bisnonno disse alla mia bisnonna quando provò a darle il primo bacio e lei si scansò (1918 o giù di lì). Il mio bisnonno le disse questo: "La vita e bella ma bisogna sapersela godere". Poi inforcò la bici e se ne andò lasciandola nelle lacrime.

Quindi oggi volevo dire grazie al mio bisnonno.

Nessun commento:

Posta un commento