lunedì 10 agosto 2009

In coda

Quando ci sono i lavori in corso e sei in macchina, in coda, a volte succedono le cose più strane. Quel giorno avevo davanti un camion, dietro un’auto con due tizi sulla cinquantina. Molto seri. Lei parlava, parlava, parlava. E lui zitto. Ma la cosa strana (potevo farmi i fatti loro senza essere vista, da vera merda) era che lei parlava senza gesticolare minimamente. Mai. Non si è mai voltata verso di lui. E lui neanche. Dritti. Seri. Immobili. “E’ una giornalista” ho pensato, “sta dettando un pezzo al registratore”. Immobili. E lei parlava parlava parlava. Immobile. Muoveva solo le labbra. “E’ al telefono e io non vedo l’auricolare. Dai, non è possibile un dialogo del genere” E lui con le mani sul volante, fermo, serio, zitto. Almeno dieci minuti così.
Poi è passato sulla sinistra uno in moto quasi strisciandoli. Il tizio si è affacciato dal finestrino e gli ha fatto il gesto col braccio. “Oh, l’ha interrotta. Vedrai che adesso ha smesso di frantumargli le palle, a questo pover’uomo”. E infatti lei zitta. Tutti e due zitti e seri, adesso.
Poi lei si è messa il rosario al collo.

2 commenti:

  1. Ho letto e mi sono trovato addosso una gran bella sensazione.
    Un pò perchè 'sto post (:)) è sbal-la-to, un pò perchè non sono quell'uomo.

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  2. Lei mi lusinga...
    Io sarei stata triste anche di essere la tizia. Che coppia.

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