venerdì 20 novembre 2009

Stran ieri

La mediatrice culturale è arrivata in orario. Adesso parla con la mamma di una mia alunna. E' bellissimo sentirle parlare in questa lingua a me completamente sconosciuta. Ha un suono molto piacevole da ascoltare: è dolce ma ci sono anche suoni gutturali forti, soprattutto quando il discorso si fa accalorato, o quando parla intenerita della sua bimba e racconta qualche episodio a casa, o quando la imita. E poi noto che c'è una parola, sempre la stessa, che si ripete all'inizio di ogni frase. Penso che sia un intercalare di questa mamma, lo fa anche quando mi parla nel suo stentato italiano, adesso credo che la capirò di più. Credo anche di aver capito come si dice maestra, mi sforzo di seguire il loro discorso. Conosco bene questa mamma e qualcosa, davvero, credo di capirlo. Ad esempio mi sembra di capire che "giovane", o "piccola", sia una parola simile all'inglese "young". E ho anche capito che c'è una parola, "libertà", che detta vicina al nome di una persona vuole significare che a questa persona piace sentirsi libera. Nemmeno la traduttrice riesce a comprendere fino in fondo, forse dal contesto di tutto il discorso sfugge la traduzione; deve essere davvero complessa, come lingua (io però ho capito benissimo: a nessun bambino di tre anni piace rientrare nelle regole della scuola).

Ogni tanto, quando non si capiscono per via della pronuncia, scrivono. Ed è ancora più bello. I segni di questa lingua sono affascinanti, non l'avevo mai vista scrivere dal vivo. Se non fosse che credo davvero che sia difficilissima, mi verrebbe voglia di impararla, di saperla parlare, di saperla scrivere.
La mamma mi chiede informazioni sulla sua bimba a scuola, soprattutto vuole sapere se gioca con gli altri bambini. Le racconto che sì, al contrario dei primi giorni, ora la bambina comunica e gioca con alcuni amici che preferisce (i bambini di tre anni si capiscono sempre tra di loro, credo che sia per via del fatto che loro si ascoltano davvero). Insomma, le racconto un episodio nel quale la sua bimba, vedendo un'altra bimba piangere (piangeva perchè un compagno, per prendere un libro, l'aveva letteralmente travolta), le si era avvicinata e le aveva detto, con la testa un po' inclinata per guardarla meglio: "Mamma?", e dopo avermela indicata perchè mi prendessi cura di lei, le aveva fatto una carezza. La mamma sorride.

A questo punto la mediatrice culturale mi fa una domanda; mi chiede se la bambina che piangeva è straniera.
Lì per lì non capisco la domanda e gliela faccio ripetere. Sì, vuole proprio sapere se l'altra bimba è straniera. Ci devo pensare un po'. Giuro. Nel senso che No, non è straniera, è nata in Italia tre anni fa. Però forse lei non vuole sapere questo. Per motivi a me sconosciuti lei vuole sapere se la famiglia della bambina è straniera. No, cioè, che ne so, mh, ma in che senso "straniera"? No, rispondo, credo di no. Ma cosa vuole sapere, veramente? Però la famiglia in questione proviene da un altro paese, dico, è facile riconoscerlo dai tratti somatici. Io non so da quanto tempo siano in Italia, l'italiano è una lingua che conoscono molto bene e anche la bambina lo comprende bene. Ma tanto vedo che la cosa non è importante e infatti la discussione prosegue da dove era rimasta.

Non sapevo dare una risposta. Soprattutto non riuscivo a capire a cosa le servisse tale informazione. Ancora me lo chiedo.
Straniero.
Mah.

Io so che finché non entro in relazione con qualcuno, con i mezzi che ho a disposizione, son tutti stranieri, per me. E, a volte, capita che straniera sia la persona che credevo di conoscere di più. E per fortuna, perchè si cambia. E spesso succede che mi ritrovo straniera a me stessa, pure, scoprendomi diversa da come pensavo di essere. Quelli sono i momenti più belli, i momenti nei quali mi rendo conto di essere viva, e di pulsare, e di essere intelligente. Ma questo è un altro post.

2 commenti:

  1. L'ultimo paragrafo e' [WOW], complimenti!
    Attendo con ansia quest'altro post... :)

    RispondiElimina
  2. @ Mirco: è in cantiere da un po', devo riuscire a riordinarlo in testa!
    Grazie, son felice del wow!
    Wow! :)

    RispondiElimina