sabato 19 giugno 2010

A modo

Un pomeriggio di qualche anno fa io e la mia amica Francesca siamo andate a fare un giretto a Riccione. Cammina cammina, ad un certo punto ci imbattiamo nel negozio di una nota marca di moda che non sto qui a dirvi Armani. Il negozio è così a modo che io non mi sento a modo neanche a guardarlo, perché io non sono mai vestita a modo, non ho il fisico a modo, non ho il portafoglio a modo, e anche se guardare non costa niente, io non mi sento a modo nemmeno a fermarmi lì davanti. Però passando è impossibile non buttare l'occhio (che non è a modo nemmeno quello) dentro alle immense vetrine. E' così che il mio sguardo si posa sopra un manichino situato nel bel mezzo di questo grande salone a modo, con grandi vetrine a modo e una porta gigante a modo; sta vicino alla cassa, a modo anche lei con la cassiera a modissimo. Il manichino in mezzo alla sala è vestito con un completo nero giacca camicia cravatta pantalone, e l'hanno piazzato lì in mezzo alla sala. Allora io passo oltre ma poi torno indietro, penso che questi stanno facendo l'arte, sono troppo avanti a mettere i manichini in mezzo alla sala, ci vedo dell'arte, ho già dei pensieri filosofici-critici-analitici-storici-sintetici della società contemporanea, tutto un frullamento neuronico, ho già un libro intero nella mia testa dal titolo:
"Della moda a modo, del manichino, ma ci sei? ma tu chi sei veramente? ma soprattutto del concetto di Vetrina Trasparente, bisogna parlarne subito e in modo approfondito".
Lo so, il titolo è troppo lungo e per questo non verrà mai pubblicato questo saggio che è tutto nella mia testa. Pazienza. Comunque io torno indietro, lo rivedo nella sua posa plastica, lo osservo fino al limite massimo della molestia al manichino e poi ritorno sui miei passi, raggiungo con corsetta a balzetti la mia amica Francesca che è già di là dalla strada con la bambina nella carozzina che mi aspetta.
"Franci", dico.

Chiedo a lei che sa tutto. La Franci sa tutto, ha sempre saputo tutto. Io sono 21 anni che la conosco e lei ha sempre saputo tutto; io chiedevo di qualsiasi cosa e lei mi rispondeva con pazienza infinita e amore e tanta carità cristiana. Una volta, a casa sua (avremo avuto 17 anni), era al telefono con un suo amico. Dice: "Ci credo che ha vinto, si è sempre allenato con la Graf". Che cos'è la graf? le chiedo io. Lei mi guarda un po' perplessa e mi dice "Ma veramente non sai della Graf?" e io no, non sapevo niente di questa graf, e allora lei mi spiega, mi dice La graf è una macchina che spara le palline da tennis, tu puoi regolare la velocità, ma ce l'hanno solo i campioni, e quindi tu ti alleni con la graf che spara le palline, ma anche una dietro l'altra eh, pam pam pam, e io Dài! e lei continua e dice Sìsì, poi ti tiene anche il punteggio automatico quando le prendi e ti dice il tuo livello, quanto ti devi allenare, capito? La Franci sapeva sempre tutto.
Poi un giorno ho scoperto che la graf migliore del mondo era lei che mi sparava tante di quelle palle che non sto neanche a dire, a me che ero ingenua e credevo a tutto. Però era buona e mi svelava le palle subito.
Una volta, per dire, mi ricordo che sua mamma stava friggendo della roba da mangiare e io vedevo tutti gli schizzi volare. Franci, dico, ma tua mamma non ha paura di scottarsi con l'olio bollente? Madonna, mi dice lei, di brutto! ma infatti di solito indossa una roba apposta. Ah sì? dico io, e lei continua e mi dice Sì, adesso non la indossa perché è da lavare e fa come può, ma praticamente lei si mette questa tuta che le copre le braccia e la pancia, tipo uno scafandro, e nella faccia ha un cappuccio come quello degli apicoltori, hai presente? quelli con la finestrella trasparente? Vero mamma? Sua mamma santa donna diceva Eh? senza neanche voltarsi e allora poi la Franci continuava e diceva Ma perché? tua mamma non lo usa? guarda che è pericolosissimo eh. E io che ne sapevo, no, la mia mamma non lo usava, e lei andava avanti e arricchiva di dettagli.
La Franci era talmente graf quando raccontava le robe che io ci cascavo sempre, e allora devo anche averle chiesto dove lo aveva comprato, lo scafandro. Poi la Franci rideva talmente di gusto, e anche io, che quando non ci cascavo, un po' mi dispiaceva.

Ma di cosa stavo ciarlando? ah, sì, il manichino (intanto, a te lettore che passi distrattamante per questi meandri ti dico che se sei arrivato a leggere fino a qui sei un eroe. E hai vinto un manichino).

Comunque io chiedo alla Franci perché Armani mette i manichini in mezzo alla sala e lei mi dice che non è un manichino, è un buttafuori. Cioè stai dicendo che quella roba lì sarebbe un uomo vero? che respira e tutto? dai, basta Franci, siamo grandi adesso, basta fare la graf.
E invece aveva ragione, era vero: il manichino era un essere umano capace di stare fermo senza respirare in mezzo alla sala, con l'unico scopo di buttare fuori certa gente dal negozio. Entri con le ciabatte da mare e non fai decoro? fuori. Entri col cane ma si vede che hai soldi a palate? dentro signora prego cosa desidera. Entri con bambino frignoso e spettinata? fuori. Entri con la faccia da squattrinata? fuori. Tocchi? fuori. Entri con la faccia molto russa? priego mi dichia. Forse fanno dei corsi per i buttafuori dei negozi fighi, ma non ho avuto il coraggio di chiederlo alla graf perché mi avrebbe imbastito su una storia con tanto di dettagli e io ci cascavo con tutte e due le scarpe, come sempre.

Son tornata a controllare se era vero e, sì, era vero: il manichino ad un certo punto si è mosso, ho visto benissimo che ha girato la testa lievemente a destra.

Molto a modo.

8 commenti:

  1. ho vinto un manichino e ti ringrazio di essere così prolifera questa settimana che soffro d'insonnia ;)

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  2. leggerti mi diverte sempre grazie!! :)

    p.s. ecco ora mi aspetto il manichino che ho vinto eh? :)

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  3. Ahahhahah, maledetta insonnia. Prego, non c'è di che ;)!
    Oddio il manichino! E adesso? E chi pensava che ci sarebbero stati eroi? Vè, a promettere...
    Spero possa bastare.
    http://www.youtube.com/watch?v=0-GkyiTY9Nw

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  4. Quando sono arrivato fino a lì mi sono detto che sono un eroe che di solito taglio prima i post di quelli marcati dai "people you follow" e invece oh sono un eroe per davvero e mi becco anche il manichino!

    Anche a mio cognato è successo lo stesso, stava ad un museo di pop art imbarazzatissimo che lui di art manco Marilyn 4x4 capisce, poi è successo che per salire di un piano il manichino da vecchio ascensorista nero si è tradito muovendo il dito per schiacciare the next floor. Che bella figura!..

    Se sei arrivata fino a qui, ti restituisco il manichino e siamo pari.

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  5. Sono un eroe!
    Devo passarti l'indirizzo dove spedire il manichino?

    P.S.: si può avere un manichino di sesso femminile?

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  6. Un manichino anche per me. Ah, anche per me di sesso femminile, se è possibile!

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  7. Ciao Cacioman! Sono arrivata lì da te passando da Gipi, mi son fatta due risate. Ti leggevo su spinoza (io sono unaacaso), non passi più di lì? ;)
    Allora, fanno 4 manichini e credo di aver capito che il link non basta. Mh. E mo' son cazzi adesso però.
    "Ragazzina ruba 4 manichini alla Upim"
    (Sìsì, "ragazzina").
    Mh, no, mia nonna fa un infarto. E poi son faticosi da spedire. Bambolina sgonfiabile?

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  8. Bambola va bene, bionda va meglio.

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