venerdì 18 giugno 2010

Sono in due

Comunque giovedì mentre tornavo da scuola e c'era quel tempo che non decide, che non sai se piove o c'è il sole, che da una parte è tutto nero come la pece e dall'altra ci sono le nuvole bianche, che il mondo è diviso in due.
Comunque giovedì mentre tornavo a casa in macchina dopo una giornata di lavoro continuo e matto, e anche il dentista nel mezzo, che mi ha detto Lei mi deve aiutare, si deve passare il filo, e io ho pensato Che carino, aiuto lui per stare bene io.
Comunque giovedì, alle sette e mezza di sera, mentre tornavo a casa in macchina, si è aperto davanti a noi in cielo uno di quegli arcobaleni interi, perfetti, era così grande, con tutti i colori , non ne mancava uno, e tutte le macchine rallentavano, sicuro che avevamo tutti il naso per aria. E a guardar bene erano due, uno sopra l'altro. Quando l'arcobaleno è perfetto, sono due. E quello era un arcobaleno perfetto.

Mi è venuto in mente perché ogni tanto mi cerco la Magoni e stasera son capitata qui e stasera è una sera che l'arcobaleno ci sta benissimo.

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