mercoledì 20 luglio 2016

fatti di cuore

Sul divano, sto qua a fare le parole crociate col pennarello verde, svogliatamente, e poi sento una cosa al cuore, come un battito strano, un fruscio, non so bene spiegare. Mi fermo, guardo in su, ascolto se continua, non continua però poi penso: adesso muoio, lentamente, così, mi addormento, non soffro. Concentriamoci: meglio risolvere bene questo cruciverba sennò sai che figura, quando mi trovano.

E poi l'ho finito bene, che sollievo.

lunedì 11 luglio 2016

presente

Sono stesa all’ombra in terrazza, leggo, c’è una bella aria e mi sento distante dalla calura di questo 11 luglio. Un insetto, forse un’ape, sceglie il mio gelsomino per mangiare, mi sento di ringraziare, ringrazio, son convinta che mi abbia sentito. Passa il netturbino delle quattro, come ieri, un rumore fastidioso ma sopportabile. Un camion scarica la merce per l’albergo, non fa rumore. Sono tutti in spiaggia, io non ne ho voglia, se continua così questa sarà battezzata come l’estate bianca, come me, bianca. Facebook mi intossica, non ci vado più. Sono a metà di questo libro che mi piace e provo già nostalgia preventiva per quando l’avrò finito. Al momento non mi sento pronta ad affrontare nostalgie, a breve cambierò casa e già mi manca. Continuo a guardarla, stanza per stanza, la osservo a lungo, così come leggo, lentamente. Non voglio che finisca. Un presente che sembra vuoto si rivela, spesso, incredibilmente ricco.